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Indagini per licenziamento per assenteismo
Il licenziamento per assenteismo è una delle battaglie che le aziende svolgono in maniera più pressante per combattere l'assenteismo dipendenti, che soprattutto nel settore pubblico ha fatto registrare numerosi casi che sono poi saliti alla ribalta delle cronache nazionali. Poiché gli escamotage ideati sono potenzialmente infiniti, per rintracciare i cosiddetti "furbetti del cartellino" i dirigenti di un'impresa decidono di rivolgersi alle società di investigazioni aziendali, grazie a cui poter raccogliere le prove certe e inconfutabili per inchiodare i dipendenti assenteisti alle proprie responsabilità. Ricordiamo che l'assenteismo sul lavoro comporta la violazione dei doveri di fedeltà, buona fede e correttezza inerenti alla sottoscrizione di un contratto di lavoro subordinato, e come tale è necessario perseguirlo con decisione.
Licenziamento per assenteismo: rivolgersi a un detective
Tra le tante tipologie di detective e società di investigazioni vi sono proprio quelle specializzate nelle indagini in ambito lavorativo, e che vengono utilizzate dalle aziende che vogliono aprire una procedura di licenziamento per assenteismo per i propri dipendenti che si dimostrano infedeli, adducendo scuse inesistenti per sfruttare congedi di malattia o permessi parentali retribuiti, o peggio ancora fingendo di essere operativi quando in verità, dopo aver timbrato il cartellino o averlo fatto fare a colleghi complici, disbrigando faccende private durante l'orario lavorativo previsto. Per attuare la pratica per assenteismo licenziamento è necessario che sia presente la giusta causa, poiché il semplice fatto di essere stati assenti dal lavoro non comporta necessariamente il licenziamento per assenteismo. Ecco perché è importante raccogliere le prove necessarie, e qui entra in gioco la società di investigazione.
La raccolta delle prove
Di fronte ad un'assenza prolungata sul luogo di lavoro da parte del lavoratore bisogna accertare se esiste o meno una giustificazione dell'assenza e valutare se il dipendente assenteista ha tenuto una condotta così grave da rientrare nella fattispecie prevista per avviare la pratica di licenziamento per giusta causa. Seppure possa apparire agli occhi del profano eccessivo affidarsi a una società di investigazioni, invero anche l'orientamento degli organi giurisdizionali nel tempo ha sempre confermato la legittimità delle investigazioni aziendali per la raccolta delle prove nei casi di licenziamento per assenteismo.
Ricordiamo che l'onere della prova spetta sempre al datore di lavoro, il quale, per effettuare questo tipo di controlli, è lecito che si affidi a professionisti specializzati: non è sufficiente dimostrare che il lavoratore dipendente sia stato assente un determinato numero di giorni, ma bisogna avere la prova inconfutabile che le assenze sono state ingiustificate e che la condotta del lavoratore è stata tale da ledere in maniera irreversibile il rapporto di fiducia con l'azienda. Avendo tutte le prove a disposizione, si potrà davvero procedere al licenziamento per assenteismo dal lavoro.
Alcuni esempi di licenziamento per assenteismo
In chiusura proviamo a descrivere alcune fattispecie per cui si può profilare il licenziamento di un dipendente assenteista per giusta causa. Ad esempio il lavoratore che ha inoltrato il certificato medico e la lettera giustificativa al suo superiore, ma che ha invero approfittato di una finta malattia per lavorare altrove, rappresenta un caso inoppugnabile di giusta causa. Un'altra fattispecie che è stata certificata anche da una sentenza della Corte di Cassazione di pochi anni fa è il cosiddetto assenteismo tattico, ovvero il lavoratore che ha reiterato assenze dal posto lavoro, anche in un periodo temporale molto breve, sempre agganciate ai giorni di riposo dal lavoro, determinando di fatto una prestazione lavorativa inadeguata sotto il profilo produttivo e di conseguenza pregiudizievole per la propria azienda. Esistono anche altri casi esemplari che possono rientrare all'interno del nostro discorso, ma questi elencati rappresentano due degli esempi più nitidi di licenziamento per giusta causa a seguito di assenteismo comprovato e reiterato.